Protezione
Sia AV-Test che AV-Comparatives, i principali laboratori di test antivirus, eseguono test anti-malware per macOS su larga scala almeno una volta all’anno. I loro risultati costituiscono le fondamenta della nostra analisi nella categoria Protezione.
Nei loro test di protezione dai malware, come vengono giustamente chiamati, installano un software antivirus su un MacBook appena aggiornato, per poi esporre il computer a circa 600 campioni di malware.
I campioni coprono un range elevato: dai malware più dannosi a quelli tutto sommato innocui (ad es. gli adware inclusi con i software in kit). Tra i campioni sono anche presenti varianti, cioè malware simili ma modificati quel tanto che basta per evitare il rilevamento da parte della blacklist di malware noti presente in XProtect.
Un totale di soli 600 campioni di malware è decisamente inferiore rispetto agli oltre 10.000 utilizzati per testare gli antivirus Windows, ma rappresenta accuratamente i malware per macOS in circolazione.
Il numero esiguo di campioni è il motivo per cui tutti e cinque gli antivirus per Mac nel nostro elenco hanno una percentuale di rilevamento del 100%. In una libreria di malware così limitata, qualsiasi antivirus che non raggiungesse un tasso di protezione di almeno il 99% non sarebbe nemmeno da prendere in considerazione.
Il processo di test stesso è piuttosto semplice. Dopo che i sistemi macOS sono stati (re)installati, aggiornati e dotati del software antivirus più recente, viene inserita un’unità USB contenente i campioni di malware.
Il software antivirus può intervenire in tre fasi:
- L’antivirus può rilevare alcune (o tutte) le minacce una volta inserita l’unità USB.
- Se disponibile, viene eseguita una scansione USB, durante la quale l’antivirus ha una seconda possibilità per rilevare i malware.
- Se alcuni campioni non vengono rilevati e/o non vengono eliminati, questi vengono spostati sul disco rigido del Mac ed eseguiti; il software antivirus avrà la sua ultima possibilità di mettere in quarantena ed eliminare le minacce.
Utilizziamo i risultati dai laboratori di test come base per assegnare il nostro punteggio di protezione.
Privacy
L’industria dei dati continua ad espandersi: governi, ISP (Internet Service Provider), inserzionisti e società tecnologiche stanno cercando di monitorare ogni tua singola attività su Internet.
In un’epoca in cui anche un consolidato marchio antivirus come Avast è stato sorpreso a vendere i dati dei suoi utenti, i consumatori fanno bene a preoccuparsi.
Per fortuna, il desiderio di essere anonimi online ha portato a diverse innovazioni tecnologiche: nuove società di sicurezza informatica sono spuntate come funghi e hanno creato diverse soluzioni per aiutarti a proteggere la tua privacy.
La soluzione di gran lunga più importante è sicuramente la VPN (Virtual private Network). Si tratta di una tecnologia relativamente semplice (ma allo stesso tempo geniale), che ti consente di crittografare la tua connessione Internet e di conseguenza raggiungere il completo anonimato su Internet.
Ecco come funziona: invece di accedere direttamente a Internet, stabilisci prima una connessione crittografata con un server VPN; quindi continui a navigare come faresti normalmente.
Chiunque tenti di tracciare il tuo comportamento online visualizzerà la tua attività sul server in questione (utilizzato da migliaia di persone): è come cercare di scoprire il tuo indirizzo di casa, per poi trovare una stazione ferroviaria affollata. Bingo: ora sei completamente anonimo.
SoftwareLab testa la VPN di tutte le società di sicurezza, analizzando diversi fattori:
- Qual è l’influenza della connessione VPN sulla velocità di upload/download e sulla latenza (ping)?
- Quanti server sono disponibili e in quali aree geografiche?
- Quali funzionalità di sicurezza include la VPN? La crittografia AES-256, il kill-switch e il protocollo OpenVPN sono funzionalità fondamentali.
- Quanto costa la VPN?
- A chi appartiene la VPN? La società antivirus ha realizzato la propria VPN (come Norton), ha acquistato una società VPN esistente (come McAfee) o vende il servizio VPN di un partner utilizzando il proprio nome (come BitDefender, Panda e BullGuard)?
Il punteggio finale relativo alla privacy dipende in gran parte dalla qualità della VPN, ma è anche influenzato dalla presenza (o dall’assenza) di altre funzionalità di privacy, come la protezione webcam/microfono e l’anti-tracker.
Velocità
L’ultimo fattore che prendiamo in considerazione per incoronare il miglior antivirus per macOS è l’impatto sulla velocità operativa.
Tutti i software che funzionano continuamente in background richiedono una certa quantità di risorse; tuttavia, l’utilizzo di tali risorse dovrebbe essere impercettibile per l’utente.
La sezione relativa alle prestazioni di AV-Test misura l’impatto di uno strumento di sicurezza sulla velocità operativa del sistema. Utilizziamo i risultati dei test, insieme alla nostra esperienza nel settore dei software antivirus, per raggiungere un verdetto obiettivo in quest’ultima categoria.